C’è stato un pò di battibecco ultimamente tra Italiani e inglesi. In Italia si hanno avuti periodi terribili da cui siamo usciti con sacrifici, poi, un pò per fortuna, è capitato in Inghilterra lo stesso per un periodo limitato (la fortuna è stata di avere quelle 3 settimane di ritardo rispetto l’Italia che ha reso l’epidemia un pochino più vicina all’estate). Comunque l’Inghilterra ha avuto molti più casi dell’Italia già prima dell’estate, e ora è anche peggio.
L’ottimo risultato dell’Italia è contestato solo da chi ha interessi politici a contestarlo. Chi non ama l’attuale governo, solo perchè vorrebbe forze di altra natura a governare il paese, cerca di dipingerlo come attuatore di politiche naziste. Capiamoci, parlo solo della gestione della pandemia, ma l’Italia ha fatto un ottimo lavoro di cui sta ancora sfruttando i vantaggi. In Italia i casi sono molto meno, lo stile di vita è quasi a livelli normali, o almeno accettabili, certo, c’è e ci sarà recessione, con perdite di lavoro e una situazione economica terrificante, ma non raccontiamoci scemate, questo succede dappertutto.
Ed infatti i risultati dell’Italia ci vengono riconosciuti anche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha recentemente diffuso questo video sull’esperienza Italiana sulla reazione al contagio
Ma non solo dall’OMS (in inglese è il WHO). Siamo tenuti in considerazione e come esempio anche dagli altri stati che hanno copiato le nostre misure, quando si è ritenuto necessario. E questo ha portato alla scaramuccia con l’Inghilterra, perchè Giovedì scorso Ben Bradshaw, un membro del parlamento (MP) Britannico appartenente al partito Laburista, ha chiesto se fosse possibile che la situazione (di gran lunga migliore) di stati come l’Italia e la Germania sia legata a un migliore servizio di test e tracciabilità, e questo ha fatto saltare i nervi a Boris Johnson che ha detto prima di tutto che tali continue accuse minano il servizio sanitario inglese, e poi ha detto che anzi, la situazione è tale perchè “il nostro è un paese che ama la libertà e […] è difficile chiedere alla popolazione di obbedire uniformemente alle linee guida nella maniera che è necessaria”.
Ovviamente la notizia ha girato parecchio, anche in Inghilterra, dove la frase ha sollevato perplessità laddove l’associazione di Boris “noi amiamo la libertà e quindi infrangiamo le disposizioni” suona un pò un controsenso, in quanto le libertà devono essere sancite per legge, e gli Inglesi non devono considerarsi liberi in quanto privi di uno stato, ma liberi in quanto protetti dallo stato stesso. Così ad esempio scrive il Guardian. Un altro articolo espone idee più concrete sul perchè gli Inglesi non seguano le regole, tra queste il problema di avere regole troppo complicate (che per molti, anche in Italia, è peggio di averle più semplici anche se più draconiane). Ci sono poi moltissimi articoli (anche inglesi) sulla risposta del nostro Presidente Mattarella, che vi riporto con una grafica.
Mattarella ha fatto sapere che anche gli Italiani amano la libertà, ma hanno anche a cuore la serietà (e tra le righe c’era un “Suca”). Questo ANCHE perchè, effettivamente, Boris è stato molto ridicolo sul primo Lockdown: forse lo ricorderete, invoco l’immunità di gregge il venerdì e il lunedì ci aveva ripensato e aveva iniziato il lockdown.
Ora, sembra impossibile ma usciamo a testa alta in tutto, su questo tema: uno degli stati che ha reagito meglio alla pandemia, riconosciuti da tutti, in altri paesi si litiga per i nostri successi e addirittura, quando ci offendono, il nostro Presidente trova la risposta quasi perfetta. Eppure…
Ebbene sì, ho trovato una persona (almeno) in bacheca facebook, capace di ciritcare l’operato del nostro governo e applaudire a Johnson. Tutto questo citando un articolo, questo, abbastanza scapestrato visto che parte dicendo “se anche voi, come me, leggeste i giornali esteri” e poi fa una citazione in francese (“stiamo con Boris Johnson, sans alcune regret (lo dico per il “cosmopolita”; è francese, vuol dire senza alcun dubbio)”) che è grammaticalmente scorretta (aucune) è tradotta male (vuol dire “senza alcun rimorso”).
L’articolo farnetica di Inghilterra risolutrice di Guerre Mondiali (oh, ha dato un contributo importante nella Guerra, ma senza gli Stati Uniti non vivremmo sotto una bandiera a croce uncinata, come dicono loro) e maestra di libertà (ma anche fosse vero, abbiamo capito che Johnson ha detto che loro sono amanti della libertà E QUINDI per questo non seguono le regole?). Poi dice che noi abbiamo fatto tanto casino per questa frase di Boris mentre “i giornali d’oltre Manica non ne danno quasi notizia“. Se cercate, molti giornali d’oltre manica han riportato il botta e risposta di Johnson e Mattarella (Guardian, Reuters, Indipendent e altri…) o almeno han commentato, e duramente, la risposta del loro Premier.
Poi c’è la marchetta alle destre Italiane: “eppure non mi pare che nessuna alta autorità dello Stato si sia levata in quell’occasione, e anzi la stampa italiana ha più o meno tenuto bordone, scrivendo che sì, gli elettori di Salvini e di Meloni sono certamente un po’ lebbrosi.”. Ma quindi? Ma di cosa stiamo parlando? Ancora una volta il problema è la tifoseria: tutto va bene (o male) in dipendenza se si sostiene o no il proprio partito. E poi l’articolo inventa cose, tipo che Boris “è riuscito a sconfiggere politicamente l’eurocrazia, facendole rimediare una figura storica barbina” che vorrei sapere che film è, visto che amo quelli di fantascienza. La Brexit è stata una cosa che ha fatto dimettere tutti quelli che ne son stati coinvolti, compresi i vincitori, che probabilmente ha già perso il sostegno dei cittadini che l’han votata e che sta mettendo in crisi il parlamento Inglese che non riesce a trovare un accordo con quello Europeo.
E per finire le due frasi finali che si commentano da sole: “il nostro lockdown è stato il più cinese di tutti ed è stato tollerato solo perché gli italiani sono storicamente un popolo più impaurito” (infatti ora l’Italia non è in lockdown mentre il Regno Unito già si sta preparando al secondo) e “la campagna contro la perfida Albione è difatti tutto un urlar servendo o servir urlando, servire ovviamente Pechino e soprattutto Berlino” (e figurarti se non potevamo perderci l’occasione di dire che siamo schiavi della Cina e della Germania… ma poi perchè della Cina???).
Insomma, siate fieri, Italiani, del vostro modo di fronteggiare l’epidemia, perchè voi (e il vostro attuale governo) è stato uno dei migliori. Stay tuned!